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Ma siamo in Italia…

Domenica 12 e lunedì 13 si andrà a votare per i quattro quesiti referendari riguardanti la privatizzazione della gestione dell’acqua (i primi due), la costruzione di centrali nucleari (il terzo) e il legittimo impedimento (il quarto). È un referendum abrogativo (chiede “vuoi abrogare la legge….”), di conseguenza se vince il SÌ, vengono abrogate le norme sottoposte, se vince il NO, rimangono in vigore le norme oggetto del quesito.

Se dovessi rispondere a questi quesiti in un paese diverso dall’Italia (vedi Francia, Germania, Inghilterra), sicuramente rispetterei le mie idee a tal proposito:

  • voterei NO ai primi due quesiti: perchè credo nella liberalizzazione del mercato e perchè in regime di libero mercato si abbassano i costi e si innalza il livello dei servizi;
  • voterei NO al terzo quesito: perchè ritengo essenziale l’indipendenza elettrica per una nazione e perchè non reputo pericolose le centrali nucleari se sottoposte a severi controlli periodici;
  • voterei NO al quarto quesito: perchè in un paese virtuoso l’obiettivo di questa norma è quella di “garantire il sereno svolgimento delle funzioni di governo” e perchè nella maggior parte dei sistemi democratici è presente e non viene inteso come escamotage del furbo di turno.

Ma sono (siamo) in Italia…

-e dietro la privatizzazione della gestione idrica c’è l’interesse di pochi, lobby spietate che innalzerebbero i costi lasciando inalterata l’ (in)efficienza del servizio;

-dietro la costruzione di centrali nucleari ci sono le varie mafie pronte a “snellire” i processi di smaltimento dei rifiuti tossici e le solite lobby avide di guadagni;

-e infine ,dietro il legittimo impedimento, ci sono i capricci di un uomo che per hobby fa il Presidente del Consiglio e nel tempo libero, al fido Guardasigilli, commissiona qualche legge “ad personam”.

Quindi domenica voterò quattro SI, perchè vivo in Italia…il paese dei paradossi.

Autore:

nato a Verbania (VB) il 9 maggio del 1992.

7 pensieri riguardo “Ma siamo in Italia…

  1. Ci mancava anche questa. All’estero voterei no e qui in Italia si. C’è ancora qualche ingenuo che crede che i farabutti si sono concentrati in in Italia e all’estero sono invece tutti buoni e degni di fiducia.
    Se andiamo male qui in Italia lo si deve proprio a questi esterofili insensati.

    1. Caro Cesare Berrini il tono del mio commento è sarcastico. La proiezione in paesi esteri è puramente utopica, distaccata da ogni fonte di verità.
      Serviva solo ad enfatizzare la situazione italiana, perchè amo il mio paese e nel mio piccolo provo a migliorarlo quotidianamente. Io esterofila? Mai! Ho espresso solo il mio parere riguardo l’imminente referendum.
      Una buona giornata 😉

  2. Non pensavo il mio migliore amico fosse diventato così in gamba. Sono fiera di aver riposto, per anni, la mia fiducia nella persona giusta, di vederti così innamorato dei tuoi ideali. Penso che se tutti mostrassimo un po’ dell’amore che tu impieghi ogni giorno per questo paese e per quella politica, che per te, evidentemente, assume l’accezione piena di “vocazione”, le cose andrebbero straordinariamente bene. Ti stimo lory e credo in te, sappilo. In me troverai sempre una fida alleata!

    1. Ivo gentilissima. Dici bene, la mia è una vera e propria “vocazione”; perchè credo ancora nella buona politica e perchè ritengo che fare del bene sia più facile di fare del male. Non per tutti è così evidentemente, ma nel mio piccolo provo sempre a mandare questo semplice e utile messaggio. Grazie per le belle parole 🙂

  3. Le meriti pienamente, mi conosci e sai quanto io sia critica, soprattutto per queste cose. Continua così, persevera e stai certo che potrai sempre avanzare a testa alta!!

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